Descrizione
Gli Omosumo rileggono la contemporaneità attraverso il racconto di un universo che viene descritto brano dopo brano, denso di riferimenti che si susseguono in ogni storia raccontata: “I testi narrano del genere umano, alle soglie di un porto, in partenza verso uno spazio indefinito: abbiamo immaginato l’ambientazione in un luogo geografico particolare come l’Egitto, con tutto l’esoterismo che si porta dietro.
Abbiamo pensato un esodo, non da una condizione geopolitica ad un’altra, quindi senza alcun riferimento diretto alle attuali migrazioni, ma da una condizione terrestre ad una condizione altra.”
Una band che si conferma “inafferrabile”, come dimostrano le gocce sonore schizoidi instillate nei brani più pop (“Un po’ di te”, “In cielo come gli angeli”, “Tornerà la polvere”) o le malie dei cori obliqui di ballads come “Sei rintocchi di campane”, fino alle combinazioni perfette che si sublimano in brani come “Forse no” e soprattutto in “Poco prima di andare”.
Le sonorità sono stranianti ed autentiche, per il missaggio delle quali sono finiti in Canada, affidandosi ad un creatore di mondi sonori come Colin Stewart, produttore di band di culto come “Black Mountain” e “Sleepy Sun”.
“Da un punto di vista musicale, l’isolamento ha giocato un ruolo preponderante: siamo stati un anno al lavoro, di cui sette mesi reclusi in varie case di campagna disabitate, dove abbiamo montato il nostro studio mobile, lontani da ogni contesto urbano e metropolitano.
La nostra ricerca musicale si è mossa al largo delle mode dettate dai messia nazionali e transnazionali, legati all’esigenza di costruire i nostri suoni in maniera istintiva ed artigianale, “derattizzando” le nostre coscienze dal mondo musicale di oggi.”
Gli Omosumo pubblicano un album ambizioso con il quale inaugurano una nuova fase artistica, suggellando un’idea affascinante e misteriosa di fare musica.
La cover dell’album è un dettaglio dell’opera “Madre blu” del pittore Fulvio Di Piazza.
Questa è la tracklist:
“Madre blu”
“In cielo come gli angeli”
“Un po’ di te”
“Poco prima di andare”
“Sei rintocchi di campane”
“Tornerà la polvere”
“Forse no”
“Sui tramonti di Seth”
“Sulle rive dell’est”
MALINTENTI DISCHI è un’etichetta discografica indipendente palermitana. Nasce a Palermo nel settembre del 2008, e da allora ha firmato album di artisti di grande valore – tra cui Nicolò Carnesi, Oratio, Toti Poeta, Donsettimo, Akkura, Pan del Diavolo – ed è diventata casa per un gruppo di talenti emergenti e autentici, tra i quali Omosumo o Persian Pelican, sponda per artisti d’oltreoceano come Domenico Lancellotti o esordi di qualità come Alessio Bondì o Bettibarsantini, la band formata da Marco Parente e Alessandro Fiori.
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